In questo periodo uno dei temi più caldi nel panorama immobiliare è quello relativo alla ristrutturazione. Il Superbonus al 110% ha spinto una vasta fetta di italiani a considerare la possibilità di ristrutturare il proprio edificio per beneficiare delle agevolazioni fiscali previste.

Da un punto di vista computazionale, come può essere valutata l’entità di questo tipo di lavori per ristrutturare la casa? E, inoltre, a chi occorre rivolgersi per ottimizzare tempi e spese dei lavori?

In questa guida andiamo a rispondere in modo dettagliato a tali quesiti, allo scopo di fornire maggiori informazioni su un tema molto dibattuto oggi.

Fai da te o rivolgersi a un professionista?

Ristrutturare la casa rappresenta un passo fondamentale. Si può decidere di farlo anche da soli, se non si necessita di spostare i muri e se l’esigenza è solamente quella di rifare il bagno, cambiare il pavimento, rimodernare il tetto o l’impianto elettrico.

In tutti questi casi non serve la concessione di permessi comunali e, quindi, non è necessario rivolgersi a un professionista (un architetto, un ingegnere o un geometra). Il ricorso alla consulenza di un professionista diventa invece fondamentale quando i lavori da applicare sono maggiormente impegnativi, per esempio nel caso in cui diventi necessario demolire le pareti e ricostruirle.

In ogni caso, tuttavia, avvalersi di un esperto renderà migliore l’organizzazione delle varie fasi di lavoro, dalla demolizione alla finitura.

Se si tratta di ristrutturazione completa, i passi da seguire sono molto facili: innanzitutto occorre valutare le proprie esigenze assieme all’architetto, il quale procederà a rilevare eventuali gli spazi da ristrutturare, proponendo oggetti di massima.

Appena si sarà stabilito come si intende realizzare il progetto, il professionista si occuperà di predisporre e firmare i vari permessi che andranno presentati al Comune. Per quanto riguarda la tempistica di questa fase, non esiste un tempo prestabilito: dipende molto dal tipo di lavoro. Per esempio, per un appartamento senza particolari limiti architettonici, servono almeno 30 giorni dalla presentazione della pratica prima di poter iniziare i lavori.

Ristrutturazione parziale della casa

Solitamente i lavori di ristrutturazione che sono attribuiti agli appartamenti in vendita, se svolti dopo l’uscita del precedente proprietario, si limitano ad interventi superficiali, come la sostituzione di interruttori e rivestimenti,o l’imbiancatura.

Nel caso in cui l’ intenzione sia quella di eseguire delle modifiche in un appartamento già ristrutturato, è consigliabile cogliere la palla al balzo e approfittarne anche per fare verifiche sulle parti della casa che sono meno visibili e che rischiano di richiedere costi di ripristino molto alti.

Ristrutturazione completa della casa

Nel caso il cui la casa necessiti di una ristrutturazione totale (o completa), i lavori variano anche in funzione al tipo di immobile, a seconda che l’edificio sia in muratura piena (come per gli edifici antichi o d’epoca), o che sia una struttura fatta in cemento armato e con le pareti in laterizio. Le principali differenze riguardano il pavimento: nel primo caso è solitamente a struttura lignea, mentre per gli edifici più recenti e moderni è in laterocemento.

Una ristrutturazione completa significa l’esecuzione di interventi su pareti, tetto, impianti, pavimenti, tapparelle, serramenti.

In particolare, sarà necessario realizzare un nuovo impianto idraulico, con tubazioni in pvc o anche acciaio inox).

In aggiunta, occorre valutare anche la creazione di un nuovo impianto a gas, provvisto di tubazioni in regola e protette da una guaina.

Un altro intervento che non può essere dimenticato quando si decide di operare una ristrutturazione completa è quello che riguarda l’impianto elettrico, il quale può essere ammodernato ponendo nuove canaline per far alloggiare i fili elettrici e inserendo degli magnetotermici per tutti gli elettrodomestici.

Nel caso di appartamenti più grandi può essere consigliabile creare due differenti linee: una per la zona diurna, e una per quella notturna.

La ristrutturazione completa può inoltre prevedere anche il rifacimento del manto di copertura, assieme ad un lavoro di ridefinizione e riqualificazione di un sistema isolante: dopodiché, in base delle caratteristiche di quest’ultimo, si valuterà la possibilità di accedere ad agevolazioni fiscali differenti.

Molto importante sarà poi provvedere a interventi di rifacimento del tetto e infiltrazioni del tetto, specialmente per quanto riguarda gli edifici più moderni.

Sempre relativamente agli edifici di recente costruzione, su infissi e finestre, se godono di buone condizioni, basta applicare una mano di impregnante. Nel caso di edifici d’epoca, sarà necessario sostituire porte e finestre in legno.

Un ulteriore lavoro che non va trascurato, relativamente alle tapparelle, è quello di controllare e verificare la struttura dei meccanismi e delle cinghie di avvolgimento, anche nel caso in cui gli avvolgibili sembrino apparentemente godere di buona salute.

Infine, possiamo concludere che la soluzione “fai da te” va bene per il bricolage, ma quando l’esigenza è ristrutturare la casa, occorre valutare bene la possibilità di rivolgersi ad un professionista o a più professionisti. In questo caso, può essere saggio richiedere consulenza ad uno studio di architettura, che si occuperà di gestire i lavori di ristrutturazione di cui hai bisogno, togliendoti pensiero e fatica.